Che differenza c’è tra una pietra preziosa e una semipreziosa?
In origine nella classificazione internazionale il termine “pietra preziosa” si riferiva esclusivamente a quattro pietre: il diamante, il rubino, lo zaffiro e lo smeraldo, considerate le più rare e con proprietà fisiche e caratteristiche specifiche e omogenee.
Le gemme indicate come “semipreziose“, invece, erano ritenute quelle composte da diversi minerali legati chimicamente oppure da un unico minerale che però è disperso in tanti granuli piccoli che non sono in continuità ottica tra loro e, di conseguenza, quando la luce li attraversa o non lo fa completamente o si disperde.
Oggi, in realtà, si preferisce usare il termine “gemme” per indicare le pietre “preziose” e “semipreziose” perché il valore non dipende tanto dalla composizione chimica ma, piuttosto, dalla limpidezza e dal colore. Tra le gemme più famose, oltre quelle già citate, ci sono il topazio e la tormalina, che esistono in vari colori, l‘opale nero, la giada, il turchese e l’ametista.